Teresa Piras e Roberta Cucciari
Dialogo

Concordo l’intervista con Teresa nell’estate del 2010, in un intervento che il Centro Sperimentazione Autosviluppo (Csa) ha fatto a Sassari qualche mese prima, presenziando ad un Mercatino del Biologico, promosso dall’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica, AIAB. Da un anno seguo le iniziative dell’Associazione, leggo, raccolgo il materiale pubblicato su di loro e sul loro sito internet, incontro le persone che vi hanno già collaborato e stretto relazione. Parto da Sassari alle sei del mattino del giorno 15 ottobre 2010, con la mia Renault 4. Ho appuntamento alle 10:00 ad Iglesias con Teresa Piras. Mi accoglie nella sua casa, insieme a Laura Serra, una delle socie del Csa. Beviamo insieme caffè del commercio equo e biscotti serviti in un cestino fatto a mano, di paglia e broccato. Mi racconta del lavoro che stanno svolgendo, nel contingente: l’organizzazione della manifestazione Dalla Terra e dalle Mani e la partenza per Terra Madre1, a Torino, dopo pochi giorni. Commentiamo insieme le foto appese alle pareti, una fotografia di Fratello Gerardo, alcune di figli e nipoti. La casa è particolarmente accogliente, alle 11:00, protette dal sole del primo autunno, iniziamo l’intervista.


C.: Buongiorno, siamo ad Iglesias … ringrazio Teresa per avermi dato la possibilità di questa piccola intervista, di questo incontro. Siamo nella tua casa e qui, in questo luogo, vorrei iniziare a chiederti com’è nato dentro di te e com’è nato rispetto alla tua storia, anche umana, il percorso del Centro Sperimentazione Autosviluppo.


P.: Anch’io ringrazio te Roberta, perché raccontare questa storia, che mi è tanto cara, mi permette sempre di scoprire degli aspetti nuovi, di guardarla con occhi nuovi, un po’ con i tuoi occhi anche, occhi di una ragazza giovane che si avvicina con tanto entusiasmo a questi temi. Per me è importante trasmettere questi temi a persone più giovani, più giovani di me. La storia dell’Associazione Centro Sperimentazione Autosviluppo è arrivata al suo decimo anno dal momento della formalizzazione, nel 1999-2000. È una storia che ha preso l’avvio da un momento critico della situazione locale, la fine di un’economia millenaria, l’economia delle miniere2. Quel momento critico diventò anche fonte di riflessioni, di ricerca, in un certo qual modo, non soltanto nel momento in cui è nata l’associazione. Questa stessa è frutto di un percorso più lungo, percorso sia personale, che collettivo, portato avanti con alcune persone del territorio.